Il Virtual Boy, noto anche come VR32, appartiene al raro gruppo di prodotti senza successo del gigante tecnologico Nintendo. Rilasciato nel 1995, si trattava di una console di gioco compatta, portatile, appartenente alla quinta generazione di console.
E 'diventata la prima console che ha sostenuto un sistema a 32-bit, prima quindi anche della Playstation, oltre a fornire una visione in 3D. Lo schermo era nella forma di un oculare che mostrava una grafica a colori monocromatica esclusivamente in rosso e nero. La console poteva essere alimentata tramite batterie o cavo elettrico per mezo di un alimentatore. La console era sostenuta da due bastoni, che formavano una sorta di cavalletto, su cui generalmente veniva poggiata e quindi fungevano da base, limitandone l'utilizzo su una superficie piana.
Il Virtual Boy vantava di essere la prima console mainstream a utilizzare una tecnologia di realtà virtuale che permettesse di videogiocare totalmente immersi nell’azione, promettendo una strabiliante grafica con illusione del 3D, e soprattutto di poterlo fare a casa propria a differenza, ad esempio, del Virtuality che prevedeva un grosso cabinato ed era presente quasi esclusivamente nelle sale giochi.
Nintendo scelse di riprodurre le immagini solo in rosso e nero per accentuare l’effetto 3D, scelta che dava vita ad un’estetica particolarissima e affascinante,
Per quanto riguarda la tridimensionalità, così come la concepiamo noi oggi(legata ad un videogioco), non c’è. La console è a 32bit, non avremo immagini tridimensionali come un Gears of War o un Metal Gear Solid. La cosa che invece stupisce fin da subito, è il senso di profondità. Questa console offre un’ottima sensazione di oggetti presenti su piani differenti. Guardando un oggetto vicino a voi, e successivamente spostando lo sguardo su un oggetto sullo sfondo, si ha la netta sensazione del proprio occhio che mette a fuoco due oggetti a distanze differenti. Per quanto riguarda invece gli effetti collaterali, segnalati sulla confezione del gioco, nausea, problemi visivi legati ad un uso prolungato della console sarebbero quasi del tutto inesistenti.
La console vendette pochissimo, rimase in produzione per poco tempo e vendette meno di un milione di unità in tutto il mondo. Il risultato, pessimo di per sé, assume proporzioni ancora maggiori se viene paragonato ai grandi successi ottenuti da Nintendo con NES, SNES e Game Boy. La fine prematura del Virtual Boy venne segnata dalla stessa Nintendo, che visti i risultati abbandonò il progetto e cancellò l'uscita di circa 30 videogiochi e di diverse periferiche già annunciate dalla casa madre, tra cui il cavo System Link, che avrebbe permesso il gioco in modalità multiplayer attraverso l'uso di due Virtual Boy.
La libreria di giochi, oltre ad essere abbastanza scarsi per qualità, lo era anche per quantità. Vennero infatti pubblicati appena 22 giochi. Alcuni di questi erano giochi ispirati ad altri già esistenti (3D Tetris, Galactic Pinball e Golf) o addirittura conversioni di giochi per NES o SNES. I titoli innovativi come Mario Tennis o Mario Clash che dovevano fungere da killer application non ebbero mai il successo sperato
Caratteristiche tecniche
Il Virtual Boy , chiamato VR-32 durante lo sviluppo, è una console stereoscopica sviluppata e prodotta da Nintendo, presentata il 21 luglio 1995 in Giappone e il 14 agosto 1995 negli USA. La console si basa sulla stereoscopia e utilizza degli occhiali contenenti un complesso sistema di specchi oscillanti, lenti e LED per proiettare negli occhi del giocatore le immagini tridimensionali monocromatiche dei videogiochi.
Tale sistema consiste in una singola linea di 224 led che fa "scorrere" orizzontalmente i fotogrammi, sincronizzata con le oscillazioni dello specchio per proiettare agli occhi immagini complete e stereoscopiche.
In conclusione il Virtual Boy probabilmente era una macchina troppo avanti per i suoi tempi. Eppure, è una console affascinante, unica e speciale: accenderla e tuffarsi dentro quel mucchio di pixel rossi e tremolanti significa leggere una delle pagine più eccentriche della storia di Nintendo.
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