La Tomy va ricordata anche anche per i suoi tabletop VFD, videogames palmari, essenzialmente da tavolo che utilizzavano un display fluorescente a vuoto e la linea Tronic 3D, videogiochi portatili con display LCD a colori a forma di binocolo.
Tomy VFD
Tomy nel corso dei primi anni ottanta ha realizzato una serie di giochi da tavalo, videogames palmari, basati su giochi arcade, che utilizzavano un display fluorescente a vuoto, di ottima qualità.
Il display fluorescente a vuoto è realizzato con oggetti prestampati ed immutabili nel gioco , fissati in posizione su uno sfondo scuro. Ogni elemento può essere illuminato singolarmente o spento durante il gioco, dando l'illusione di animazione e movimento.
Totnando ai giochi, Tomy è stata l'unica azienda a riuscire ad ottenere una licenza per una versione palmare di Tron (un classico assoluto!) ed è anche riuscita ad ottenere le licenze per realizzare le versioni da tavolo di classici arcade come Pacman, a cui ho dedicato una pagina a parte, e Scramble.
Tra gli altri tabletop o handheld VFD vanno ricordate le versioni dedicate a Lupin, Caveman, Alien e Kingman.
Tomy Mini Arcade
Meno popolare è la serie denominata "Mini Arcade", si trattava essenzialmente di tabletop a LED che funzionavano in maniera meccanica tramite un film di nastro.
Mini Arcade perchè presentavano le sembianze di un vero e proprio cabinato arcade, purtroppo tarocco, ma in miniatura, con tanto di porte e fessura per la moneta incise sul davanti!
Si tratta di oggetti piuttosto rari, tra questi ricordiamo Arcade Attack e Daring Drive.
Tomy Turbo Dashboard Runnin
Molto simile ai cosiddetti "Mini Arcade", fu la Turbo Dashboard Runnin, che, a parte la differente forma e l'enorme successo a livello globale, presentava lo stesse caratteristiche meccaniche e lo stesso funzionamento.
Il simulatore di guida realizzato da Tomy si impose come un vero e proprio standard per i giochi di corse a livello domestico, creando una macchina dotata di cambio a quattro marce, contachilometri, accensione chiave e schermata di visualizzazione digitale.
Io personalmente, avendola posseduta, ho avuto la fortuna di giocarci intorno alla metà degli anni 80.
La Turbo Dashboard Runnin, lanciata nel 1983, era composta di una carcassa in plastica semicircolare riproducente la parte anteriore di un atovettura e il suo interno, con volante, cambio marce ed uno schermo all 'interno del quale si svolgeva il gioco. Il gioco, era molto semplice, la corsa si svolgeva su un rettilineo con varie auto, il quale scorreva su un fim di nastro . Ricordo di avere provato un pò di entusiassmo sinceramente solo all'inizio, ma la mancanza di livelli e la staticità lo rendevano alla lunga davvero noioso. Da ricordare anche la variante del Turbo Runnin, la Turbo Space, diversa solo nella forma, lanciata da Tomy nel 1985, che simulava l' esperienza di un aereo in volo con l'obbiettivo di annientare i nemici .
Tomy Tronic 3-D
Per alcuni, comunque, la loro linea più menorabile rimane la linea di videogiochi
Tronic 3-D LCD color. Il videogioco , davvero particolare, era costituito da un binocolo a forma di astronave in cui era alloggiato il display ed il gioco si svolgeva proprio guardando attrraverso di esso.
Tomy è stata una delle prime aziende (insieme a Nintendo) a capire come dare un colore a un display LCD standard in bianco e nero.
Lo schermo LCD dei Tronic 3-D mostrava elementi di gioco colorati usando filtri in plastica colorata ed utlizzava una piccola finestra coperta, posta sulla parte anteriore del dispositivo, che necessitava di una sorgente luminosa esterna, per illuminare il display.
Questi giochi erano definiti tali proprio in quanto fornivano un effetto 3-D . I Modelli Sherman Attack e Skyfighters erano dotati anche di un suono stereo. I suoni piuttosto freddi venivano emessi da piccoli altoparlanti posti uno a destra e l'altro a sinistra, a pochi centimetri di distanza dall'orecchio del giocatore.