La PXL-2000 è una macchina unica sotto molti aspetti. Era l'unico sistema di video-registrazione ad essere sviluppato da una società di giocattoli. L'idea era di produrre una videocamera economica e abbastanza semplice da essere utilizzata dai bambini. Le normali videocamere al dettaglio erano vendute all'epoca per circa £ 1000, la PXL era di circa un ottavo del costo. La commercializzazione ha sottolineato la semplicità del sistema, e il divertimento di essere in grado di realizzare i propri film. Indubbiamente la capacità di registrazione era piuttosto breve, la macchina poeva registrare solo circa cinque minuti di video in bianco e nero su ciascun lato della cassetta C90.
Le aspettative erano basse per un videoregistratore di $ 100 limitato a catturare 100 linee di risoluzione a 15 fotogrammi al secondo . Ma anche con una qualità video mediocre , la PXL 2000 ha catturato l'attenzione dei bambini facendogli percepire che anche loro potevano diventare dei registi. Fu un primo esempio di telecamera "a memoria digitale", sia pur a scala di grigi. La memoria adoperata era una comune musicassetta: infatti, su di essa, venivano registrati treni di bit che potevano essere letti solo da quella telecamera (quindi era necessario rivedere le riprese con quella). La qualità delle immagini era discreta (usava un sensore CCD) e i video erano anche sonori.
La telecamera, rigorosamente in plastica, ha un design molto pulito, con una presa insolita ma efficace.
La PXL-2000 è costituita da una semplice lente asferica, un filtroad infrarossi, un sensore di immagine CCD, un ASIC (Sanyo LA 7306M), e un meccanismo per cassette audio. Un mirino plastica e alcuni pulsanti di controllo completano il dispositivo.
I comandi principali cassetta - registrazione, riproduzione, riavvolgimento e Stop / espulsione - si trovano lungo la parte inferiore, mebtre il grilletto di avvio / arresto si trova sul retro.
L'obiettivo è a fuoco fisso, e l'unico controllo immagine è un filtro che può essere spostato sopra l'obiettivo in piena luce. Il mirino è un semplice elemento ottico - ovviamente un mirino tv sarebbe stato troppo costoso, e quindi non c'è la riproduzione in-camera. Invece, la telecamera può essere collegata direttamente ad un televisore tramite un modulatore incorporato. L'avvolgente maniglia conteneva anche le batterie (6 batterie AA).
Due versioni del sistema furono commercializzate :
un pacchetto di base consistente nella fotocamera, un bipede che supporta la telecamera in posizione verticale - una cassetta e i cavi necessari per i collegamenti televisivi;
un kit deluxe che comprendeva anche un televisore in bianco e nero portatile di 4,5 pollici (110 mm) per l'uso come un monitor.
C'erano anche accessori aggiuntivi venduti separatamente, come ad esempio una custodia per il trasporto.
Si dice che alcuni bambini trovavano la qualità delle immagini spettrale. Se questo è vero o no, il PXL non è stato un grande successo, probabilmente a causa di questa scarsa qualità delle immagini. Inoltre dal 1987 sempre più famiglie hanno acquistato videocamere "reali" in quanto i prezzi andavano via via scendendo , quindi la necessità di una videocamera "giocattolo" non durò.
Anche se la PXL è stato un fallimento nel 1980, nel 1990 ha vissuto un ritorno di popolarità t ra i cineasti dilettanti e underground. Le immagfini sgranate, la bassa risoluzione che dava alle immagini una qualità strana e onirica, la fecero diventare un oggetto di culto. Grandi cineasti, come Richard Linklater e Michael Almarayda, hanno usato telecamere PXL nelle loro produzioni.
Essendo divenute oggetto di culto tra i cineasti, oggi è possibile trovare Una PXL non troppo difficilmente su ebay ma a cifre esorbitanti che vanno dai 300 ai 500 £, circa 300 - 400 euro!