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Sinclair ZX80 Computer

Sinclair ZX80

Lo sviluppo dello ZX80 può essere fatto risalire al 1978. Nel giugno dello stesso anno, la Science Of Cambridge di Clive Sinclair aveva rilasciato il MK-14, un computer kit con una tastiera a calcolatrice e un display a LED a 8 cifre che venne venduto al dettaglio per
£ 40. Anche se il kit assemblato era di scarsa utilità pratica, è stato il basso costo a favorirne la diffusione per la formazione tra gli studenti e gli appassionati. E 'difficile determinare quanti kit sono stati venduti - le cifre variano da 10.000 a 50.000 - ma è stato comunque un successo tale da dimostrare a Clive Sinclair che i computer costituivano un mercato che poteva essere sfruttato
Nel 1979, dopo le dimissioni di Sinclair dalla sua ditta Radionica, ha concentrato la sua attenzione esclusivamente sulla Science Of Cambridge, divenuta Sinclair Computers Ltd nel 1980 e successivamente nel 1981 Sinclair Research Ltd, e ha cominciato a pianificare un successore del MK-14. Guardando agli Stati Uniti, aveva visto tre grandi macchine - l'Apple II, il Tandy TRS-80 e il Commodore PET - che erano computer desktop destinati al mondo reale, ma che erano anche estremamente costosi. Egli così concentrò le sue forze su un prodotto che fosse a buon mercato per poter vendere abbastanza e attrarre un mercato abbastanza ampio. Così iniziò a sviluppare lo ZX80.
Il Sinclair ZX80, basato sul microprocessore NEC µPD780C-1 (un clone dello Zilog Z80A) con clock a 3,25 MHz, vide la luce e fece il suo esordio nel campo degli home computer nel febbraio del 1980 ad una fiera di computer. Lo ZX80 ha un'importanza storica perché segnò il passaggio dei computer dal mondo hobbistico a quello dell'elettronica di consumo: prima di esso, infatti, i computer erano venduti o in kit di montaggio, economici ma difficili da assemblare per i non esperti, o come costose macchine professionali già pronte all'uso come il Commodore PET o il Radio Shack TRS-80.
Lo ZX80 veniva invece offerto (solo per corrispondenza) al competitivo prezzo di £ 79,95 in versione kit o £ 99,95 in versione assemblata.

Descrizione
Il computer fu progettato da Jim Westwood: il suo case in plastica bianca si faceva notare per la caratteristica tastiera di gomma a membrana integrata nel corpo macchina, una soluzione ripresa poi anche dallo ZX81. La scheda madre conteneva: 1 KByte di RAM (statica) utilizzabile dall'utente; una ROM da 4 KB contenente il sistema operativo della macchina, il linguaggio di programmazione Sinclair BASIC ed un editor; un modulatore video ed un'interfaccia per un registratore a cassette, l'unica memoria di massa supportata di serie dallo ZX80.
La CPU scelta era lo Zilog Z80A a 3,25 MHz, anche se la maggior parte delle macchine montava il µPD780C, un clone prodotto da NEC. Il Sinclair ZX80 non era dotato di sonoro e l'unica modalità video che supportava era quella testuale monocromatica, con uno schermo di 32×22 caratteri.
I comandi del BASIC non venivano inseriti 'lettera per lettera', ma venivano selezionati come avviene in una calcolatrice scientifica: ad ogni tasto erano associati differenti comandi che venivano scelti mediante l'uso di speciali tasti funzione.
Per risparmiare sui costi di produzione, il computer usava chip TTL comunemente reperibili sul mercato e non aveva circuiti elettronici dedicati alle principali funzioni di I/O. Lo ZX80 non aveva perciò coprocessori che lo aiutassero nella gestione della macchina: quindi la CPU si occupava non solo dell'esecuzione del programma ma anche della scansione della tastiera per intercettare i tasti premuti, della gestione del registratore a cassette e della generazione dei segnali necessari per la visualizzazione delle immagini sullo schermo (come un processore video). Questo causava il caratteristico sganciamento del video ("sfarfallìo" dell'immagine) alla pressione dei tasti o durante l'esecuzione di un programma.
L'uscita TV del computer poteva essere collegata ad un comune televisore domestico. Il generatore video dello ZX80 utilizzava una circuiteria minimale combinata alla gestione software dello stesso per avere il segnale da inviare all'esterno. Il risultato di questa scelta fu che lo ZX80 poteva generare un'immagine video solo nei momenti in cui non aveva altri compiti da svolgere: durante l'esecuzione di un programma in BASIC o quando l'utente premeva un tasto sulla tastiera, lo schermo si abbuiava per un momento mentre la CPU eseguiva le operazioni necessarie a gestire la richiesta. Questo rendeva difficoltoso gestire della grafica in movimento perché il programma doveva introdurre delle pause per permettere al sistema di visualizzare i successivi cambiamenti visivi. Per risolvere questo problema il suo successore, lo ZX81, introdusse un meccanismo per cui l'utente poteva scegliere fra 2 modalità di funzionamento: la "SLOW" (lenta), in cui il processore dedicava parte della sua potenza di calcolo alla generazione del segnale video con conseguente rallentamento dell'esecuzione dei programmi, e la "FAST" (veloce), in cui la CPU non generava nessuna immagine riservando tutta la sua potenza all'esecuzione dei programmi (una modalità utile per eseguire lunghe sessioni di calcoli).
Lo ZX80 presentava sul retro un connettore a pettine, una porta di espansione del computer, ricavato direttamente sulla scheda madre del computer: ad esso potevano essere collegate le periferiche e le schede di espansione quali le stampanti, le unità a dischi e le espansioni di memoria. Queste ultime furono offerte inizialmente da Sinclair nei tagli di 1, 2 o 3 KB di RAM statica, e successivamente anche in quello da 16 KB di RAM dinamica; altri produttori proposero espansioni anche da 64 KB.
Il Sinclair ZX80 era un computer concepito nell'ottica del risparmio, tant'è vero che veniva venduto anche in kit di montaggio; in questo caso, gli acquirenti dovevano provvedere da sé a montare e saldare i relativi componenti. L'operazione era alla portata di molti, ed in poche ore si aveva un computer funzionante.

Lo ZX80 ha rappresentato comunque una tappa fondamentale nella storia dei computer perché ha segnato l'inizio di quel filone di macchine destinate ad un utilizzo prettamente domestico: si può considerare come il primo degli home computer, che si affermeranno nei successivi anni ottanta. I 70.000 pezzi venduti in meno di 1 anno e gli oltre 100.000 esemplari venduti fino all'agosto del 1981, quando uscì di produzione, testimoniano il successo e l'apprezzamento dello ZX80, non solo in patria ma anche all'estero.

Classe di computer : home computer
Paese d'origine : Regno Unito
Produttore ; Sinclair Research
Presentazione : 1979
Inizio vendita : febbraio 1980
Fine vendita : agosto 1981
Prezzo di lancio : £ 79,95 (kit), £ 99,96 (assemblato)
CPU : NEC µPD780C a 3,25 MHz (clone dello Zilog Z80A)
ROM 4 kB
RAM di serie 1 kB
Slot esterni : connettore di espansione
Tastiera : incorporata (alfanumerica, 40 tasti, a sfioramento)
Risoluzioni video : solo testo, 32×22 caratteri, monocromatico
Porte : porta per registratore a cassette, uscita video TV
SO ; di serie Sinclair BASIC
Peso : 375 g

Sinclair MK 14 Micro Computer
Case Sinclair ZX80 Computer
Interno E Tatiera A Membranba In Gomma Sinclair ZX80
Sinclair ZX80 Vista Laterale
Porte Input Output Posteriori Sinclair ZX80
 
 
 
 
 
 
 
 
 
   
   
   
   
   
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