La società nipponica Tomy ha creato molti robot giocattolo nel corso degli anni e con il termine Omnibot viene generalmente indicata la linea di robot di maggior successo realizzati dalla compagnia nipponica intorno alla metà degli anni ottanta.
Il primo modello, l’ Omnibot 5402 fu rilasciato nel 1984 con l’intento di ripristinare l'interesse popolare nei robot, in un momento in cui stava diventando evidente che i robot con un intelligenza artificiale avanzata, allora come adesso, erano ancora molto lontani. La parte superiore della linea era rapporesentata dall'Omnibot 2000 che, a differenza dell'Omnibot si presentava come una versione più avanzata, senza la cupola di plastica sopra la testa e poteva versare bevande su un vassoio speciale.
La programmazione, sia sull'Omnibot che sull'Omnibot 2000 veniva eseguita registrando i comandi di movimento su una normale cassetta che poteva essere riprodotta in determinati momenti utilizzando l'orologio integrato.
Entrambi gli Omnibot avevano un lettore di cassette inserito nell'area del torace, che si apriva come un cassetto per rivelare la cassetta e poteva registrare e riprodurre sequenze di comandi, oltre a poter riprodurre e registrare normali audiocassette.
L'orologio digitale incorporato con timer e allarmi consentiva di programmare la riproduzione della musica o l'inizio di una sequenza di comandi e consentiva all’Omnibot di funzionare anche come una sveglia mobile.
I due Omnibot potevano essere controllati a distanza tramite un telecomando wireless. Questo inviava segnali di direzione e di funzionamento a un'antenna metallica che spuntava sul retro dell'unità(Omnibot 5402). Il telecomando ha permesso ai robot di muoversi in tutte le direzioni.
Gli utenti potevano, nell’Omnibot 2000, tramite radiocomando oltre che guidare il giocattolo o far sì che "parlasse" tramite microfono, far muovere il braccio e ruotare la mano destra.
Era Possibile anche premere un paio di pulsanti per inviare all'istante suoni preimpostati all'unità, e c'era un pulsante di avvio / arresto del nastro.
Entrambi i robot erano in grado di trasmettere la voce dal telecomando tramite un altoparlante sul robot, permettendo ad esempio all’utente di stare seduto comodamente nel salotto, mandare il robot in cucina e poi, da lontano, emettere istruzioni come "dov'è il mio tè?" o "birra ora!"
Ciò avveniva tramite un pulsante arancione posto su un lato del telecomando che tenendolo premuto permetteva di parlare in un microfono posto sulla parte anteriore del telecomando e la voce veniva emessa dall’altoparlante posto all'interno dei robot.
Entrambi i robot inoltre vennero forniti con un grande tappetino di cartone (chiamato 'Home Base') che doveva essere fissato al pavimento e utilizzato come punto di riferimento in modo da poter utilizzare e rimettere il proprio Omnibot nella stessa posizione di partenza.
Sia Omnibot che Omnibot 2000 potevano trasportare oggetti leggeri.
L'Omnibot portava un vassoio appositamente fatto che si incastrava nelle sue mani che poteva contenere un paio di lattine e alcune patatine mentre l'Omnibot 2000 aveva un vassoio motorizzato che si inseriva nel suo pannello accessorio, permettendo al robot di afferrare i bicchieri o le bibite che ruotavano su di esso e di versarne il relativo contenuto.
Le braccia dell’Omnibot non erano controllabili, per cui bisognava piegarle e spostarle manualmente. Gli occhi dell’Omnibot avevano lenti colorate di viola, e si illuminavano e lampeggiavano sui suoni creati dai preset o quando si parlava nel microfono dell'unità remota, o addirittura se si ascoltava la musica attraverso il registratore. Il robot si muoveva tramite quattro ruote motrici sul lato inferiore, oltre a due ruote a rotazione fissa non motorizzate e una ruota girevole posta al centro anteriore per facilitare il movimento direzionale. Le ruote motrici avevano gomme "grippate" di gomma grigia che si sporcavano facilmente ("non per l'uso su un tappeto o su un mucchio di lana" recitava il manuale). L'involucro di plastica del robot non era soggetto a graffi e segni grazie a un "paraurti" di gomma posto sul perimetro della base. L'alimentatore fornito con Omnibot permetteva di ricaricare la gigantesca batteria grigia fornita con esso. Occorrevano in media 12-16 ore per una carica completa.
L'Omnibot 2000 era alto 25 pollici, alimentato da una batteria al piombo da 6 volt e due batterie AA. Il suo braccio destro era controllabile. L'utente poteva controllare scapola, gomito, polso e dita, il braccio sinistro invece era un "manichino" regolabile manualmente.
L'Omnibot 2000, venne messo in commercio nel 1985 circa alla non modica cifra di $ 600, il che significava che non tutti potevano permetterselo e solo i più fortunati potevano possederne uno.
Sfortunatamente, perdere il telecomando per un Omnibot significava che il robot era praticamente inutile al di fuori dell'orologio e delle funzioni basate su cassette.

Oltre al già citato Omnibot 2000, vanno ricordati gli altri robot della linea personal computer Omnibot, non meno popolari, disponibili sul mercato all’epoca. Fra questi vi erano : Chatbot e Verbot , Dingbot e Flipbot, Spotbot e Hootbot.
Chatbot
Il Chatbot è un robot wireless con telecomando, registratore interno e vassoio di servizio.Delle medesime dimensioni del Verbot, si muove in avanti, si gira, si ferma, parla (e i suoi occhi si illuminano) e consegna oggetti posti nelle sue mani o su un vassoio, il tutto tramite telecomando. Il suo nome è legato alla sua caratteristica perculiare, quella di poter registrare messaggi e di poterli recapitare ad un amico o un altra persona situata in un altra stanza o posto.
Verbot
Il classico Omnibot aveva un cugino più economico, più piccolo, noto come Verbot, conosciuto nel suo Giappone nativo come KI * KU * ZO.
Con un'altezza di nove pollici, il Verbot è un robot giocattolo che risponde ai comandi vocali. di dimensioni medie rispetto al più piccolo Dingbot e al più grande Omnibot.
Era in qualche modo simile all'omnibot in apparenza ma era molto più limitato nelle caratteristiche. Il Verbot era anche in grado di raccogliere piccoli oggetti, una caratteristica che mancava a molti robot giocattolo dell'epoca.
Il Verbot venne fornito con un telecomando senza fili in grado di azionare il robot tramite l’inserimento di comandi vocali. È possibile programmare fino a otto comandi. Le sue braccia possono muoversi su e giù a comando e gli occhi e la bocca si illuminano quando gli si chiede di sorridere. Sul suo petto ci sono otto pulsanti corrispondenti a ciascuna delle otto funzioni che il verbot può eseguire. Le funzioni sono; fermati, sorridi, braccia in alto, braccia in giù, vai avanti, vai indietro, gira a sinistra e gira a destra.
Una delle caratteristiche più interessanti del robot è che non è limitato a parole di comando predefinite. E’ possibile scegliere le proprie parole per programmare le funzioni.
Hootboot e Spotbot
Il primo rappresenta una sorta di volatile, il secondo un cane robot dall’aspetto piuttosto simpatico.
Dingbot
Il Dingbot è un piccolo robot a batteria basato sul simpatico film del 1982 E.T.,
jnizialmente prodotto per uno spot televisivo di whisky in Giappone.
Flipbot
Il Flipbot, delle stesse dimensioni del Dingbot, è considerato l'atleta più dotato della famiglia di robot Tomy. Quando si schianta contro qualcosa, cade e poi usa le sue braccia per rimettersi in piedi!

Omnibot OOM e Omniwagon
Due robot meno conosciuti della gamma Omnibot erano Omnibot OOM e Omniwagon. L'omnibot OOM aveva la forma di un omnibot standard tranne che con l'aggiunta di una testa sferica. Omniwagon era semplicemente un'unità a due ruote telecomandata con una superficie piatta in cima per trasportare oggetti.